Tuesday, September 4, 2012

visiting the ghosts of Nugent house

(photo by Nereo C.)

Entrance to the rectory, adjoining the deconsecrated church of San Rocco.


The two buildings were donated to the city in 1954 by Countess Margaret Nugent Laval, heir of Laval Nugent Earl of Westmeath (1777-1862), one of the heroes of the Austrian army of the Napoleonic era and of the first war of independence. He played an important role in liberating these lands from the French in 1813: indeed he signed the "Surrender Agreement" of the French barricaded in the castle of San Giusto, together with Admiral Thomas Fremantle. As often happens to so many visitors, the count fell in love with our city and after the war he bought and lived in the complex of the former church and rectory.


The two buildings were donated to the City with the obligation to  convert the church back into a place of worship, and the parsonage into a place of education. Since then, perhaps because of the constraint imposed by the act of donation, the two buildings are in ruins and may even be.... haunted.

2 comments:

Anonymous said...

In realtà la canonica è un museo dal 2001 (C.M. d'Arte Orientale), mentre l'ex chiesa è stata comprata dalla diocesi proprio per venire riaperta al culto (anche se nulla si muove al momento).

Anonymous said...

Il palazzetto del Museo d’ Arte Orientale non fu mai la canonica della chiesa di San Rocco, d’altra parte come è possibile pensare che ci fosse una canonica così sontuosa vicino ad una chiesetta così modesta. Non risulta che il Comune abbia ancora ceduto il complesso alla diocesi triestina:


http://biblioteche.comune.trieste.it/Record.htm?idlist=2&record=19210512124910387949


Descrizione storica:La costruzione del palazzo per la famiglia patrizia dei Leo risale al 1747 ed è attribuito all'architetto Giovanni Fusconi.
I Leo si erano stabiliti a Trieste nel 1155 e nel 1647 divennero baroni del Sacro Romano Impero. La casata si estinse nel 1814 con la morte di Pietro Leo de Loewensberg.
Dal 1772 al 1781 i Leo affittarono la casa ad André de Grasset, conte di Saint-Sauveur, Console Generale di Francia a Trieste.
Tra il 1790 e il 1795 il barone Francesco Vito de Zanchi acquistò il secondo e il terzo piano dell'edificio, mentre il resto della casa rimaneva di proprietà dei Leo.
Agli inizi del Novecento il conte Laval Nugent, erede del barone de Zanchi, divenne proprietario di tutto il palazzo.
Nel 1954 la contessa Margherita Nugent Laval donò l'immobile al Comune di Trieste, che lo fece restaurare nel 1998.
L'8 marzo 2001 al suo interno fu inaugurato il Civico Museo d'Arte Orientale.