Wednesday, May 6, 2009

Letters to the fiance

Piazza Oberdan, M.Mascherini's statue, Cantico dei Cantici.

The statue, also known as the statue of the fiances, depicts a hug and a kiss between two figures.

In the book "Trieste Sottosopra" (Trieste upside down) the writer Mauro Covacich imagines that Marcello Mascherini was thinking about the story of Pino Robusti when he made the statue.

Pino Robusti, a 22-year-old student of architecture from Trieste, was waiting for his fiance Laura in Oberdan Square on March 19 1945, during the German occupation. He was stopped by the SS and then arrested, suspected of having infringed his duty to do compulsory work in the Todt Organisation. He was sent to jail and then to the "Risiera di San Sabba" prison camp where he was murdered on April 6, 1945.

The letters to his beloved were later found in the prison camp and the statue of Mascherini remembers that broken date.



Laura mia
Mi decido a scrivere queste pagine in
previsione di un epilogo fatale ed impre-
veduto. Da due giorni partono a decine
uomini e donne per ignota destinazione.
Può anche essere la mia ora.
In tale eventualità io trovo il dovere
di lasciarti come mio unico ricordo
queste righe.
Tu sai, Laura mia, se mi è stato
doloroso il distaccarmi, sia pure
forzatamente da te, tu mi conosci
e mi puoi con i miei genitori, voi
soli, giustamente giudicare.
Se quanto temo dovrà accadere
sarò una delle centinaia di migliaia
di vittime che con sommaria giusti-
zia in un campo e nell’altro
sono state mietute.

Per voi sarà cosa tremenda per
la massa sarà il nulla, un’unità
in più ad una cifra seguita da
molti zeri. Ormai l’umanità s’è
abituata a vivere nel sangue.

[Pagina 2]

Io credo che tutto ciò che tra noi
v’è stato, non sia altro che normale
e conseguente alla nostra età, e son
certo che con me non avrai imparato
nulla che possa nuocerti né dal lato morale
né da quello fisico.
Ti raccomando perciò, come mio ultimo
desiderio, che tu non voglia o per
debolezza, o per dolore, sbandarti e
uscire da quella via che con tanto
amore, cura, e passione ti ho modesta-
mente insegnato.
Mi pare strano, mentre ti scrivo,
che tra poche ore una scarica potrebbe
stendermi per sempre, mi sento calmo
direi quasi sereno, solo l’animo
mi duole di non avere voluto cogliere
degnamente, come avrei voluto, il
fiore della tua giovinezza, l’unico
ed il più ambito premio di questa
mia esistenza.
Credimi, Laura mia, anche se io
non dovessi esserci più, ti seguirò
sempre, e quando andrai a trovare
i tuoi genitori io sarò là, presso
la loro tomba, a consigliarti, ad
aiutarti.

[Pagina 3]

L’esperienza che sto provando, credimi
è terribile.
Sapere che da un’ora all’altra tutto può
finire, essere salvo, e vedermi
purtroppo avvinghiato, senza scampo
dall’immane polipo che cala nel
baratro.
E’ come divenire ciechi poco per volta.
Ora, con te sono stato in dovere
di mandarti un ultimo saluto,
ma con i miei, me ne manca
l’animo, quello che dovrei dire
loro è troppo atroce perché io
possa avere la forza di dar loro
un dolore di tale misura.
Comprenderanno, è l’unica cosa
che io spero.
Comprenderanno.

Addio, Laura adorata, io vado verso
l’ignoto, la gloria o l’oblio, sii forte
onesta, generosa, inflessibile.
Laura santa.

Il mio ultimo bacio a te che comprendi tutti gli affetti miei, la famiglia, la casa,
la patria, i figli.

Addio
Pino

(Lettera a Laura Mulli, scritta in data 5-04-1945, Risiera di San Sabba)

7 comments:

valeria said...

Meraviglioso, Rob, così commovente e vero. Che dignità e che maturità (...penso alla maggioranza dei 22enni di oggi...che tristezza). Davvero grazie per averci passato questa testimonianza. Foto incantevole. Ciao

Janet said...

So sad and touching.

B SQUARED said...

Tragic, to say the least.

Hilda said...

A beautiful statue to remember such a sad story.

magicpolaroid said...

che bella composizione! mi sono emozionato a leggere gli scritti! complimenti!
ciao, Luis

Saretta said...

Anch'io mi sono tanto emozionata...grazie per aver condiviso questo immagine e queste parole con noi.

Unknown said...

A beautiful photo and a sad story.